By Riccardo Braccini
Il 23 e 24 Marzo 2019, presso la Davis-Monthan AFB (Tucson, Arizona) si è tenuta la manifestazione aerea Thunder & lightining Over Arizona. L’occasione è stata ghiotta per capire come gli americani vivono delle manifestazioni del genere, che non sono eventi di punta ma nemmeno trascurabili, l’atmosfera che si respira e le differenze con gli airshows, almeno quelli italiani, degli ultimi anni.
La prima grossa differenza con l’Italia è che una manifestazione aerea si riesce ancora a vedere all’interno di un aeroporto militare, cosa che da noi purtroppo è diventata una rarità, anzi, c’è una sola chance precisa: ogni 5 anni, a Rivolto (UD), per il raduno delle pattuglie acrobatiche e per il resto ci siamo ridotti a poche manifestazioni sui litorali, sicuramente mancanza di fondi, ma purtroppo direi grande mancanza di cultura aeronautica. I cancelli della Davis-Monthan AFB si sono aperti intorno alle 8 di mattina ed ordinatamente il pubblico si è messo in fila, rigorosamente in auto. Anche questo aspetto marca una sostanziale differenza: l’americano medio si sposta solo in auto e quindi mi è un pò mancato il simpatico e colorato flusso di pedoni che normalmente si vede in Italia, composto da famiglie con ogni genere di conforto sulle spalle. Non ho però vissuto le file di auto “all’Italiana” con gli automobilisti che cercano costantemente di fare i furbi gli uni verso gli altri. Qui tutti seguono le regole, sono inquadrati… penserete “che tristezza”, probabilmente lo è, ma se prendessimo anche un briciolo del loro senso delle regole sicuramente l’Italia potrebbe cambiare in meglio. Dopo i controlli sull’auto al checkpoint di entrata, veloci e senza intoppi, la fila ordinata di auto ha continuato il suo lento avvicinamento all’aerea parcheggi, una porzione di base immensa da cui la mostra statica distava circa 1 km. Nei pressi della statica ci sono stati ulteriori controlli, questa volta personali tramite il metal detector, anche in questo frangente tutti in fila indiana, nessuno che si lamentava e, udite udite, la fila scorreva velocemente perchè ognuno faceva la propria parte. La statica quasi si perde nella vastità dei piazzali di questa base. Nella parte destra del primo piazzale si trovano gli Wide Bodies come C-5M, C-17, KC-10, B-52H, tutti rigorosamente aperti al pubblico per poterli visitare dall’interno, meno che il B-52H sul quale però si aveva comunque la possibilità di salire sulla scaletta e guardare il cockpit dal finestrino aperto. Sulla parte sinistra del piazzale la parte “cattiva”: A-10, F-16, MQ-9, UH-60, C-130J, MC-130J. La cosa interessante è che nessun aereo era transennato, i visitatori potevano liberamente avvicinarsi e toccarlo con mano, immagino grazie allo stesso senso civico di cui accennavo prima. Ogni aereo aveva nelle immediate vicinanze un piccolo gazebo con i piloti che vendevano gadget sullo squadrone di appartenenza, in primis patch ricamate o di pvc per la tuta di volo, la manna dal cielo per ogni appassionato.
Già così, ad un italiano mediamente appassionato, sarebbe bastato, invece no, il famoso primo piazzale era solo una minima parte della statica, era una sorta di lato corto di una L, il cui lato lungo era formato da decine di shelter leggeri sotto i quali c’erano altrettanti aerei, moderni e non. Parallelamente a questi shelter, che si estendevano parallelamente alla pista, c’erano diversi varchi per entrare in aeree da dove ammirare le presentazioni in volo, alcune gratuite, altre ad accesso su prenotazione a pagamento. Volendo godere a pieno lo show, preventivamente mi ero sincerato di poter entrare nella Thunderbolt Club Area, posizionata esattamente davanti al parcheggio dei Thunderbirds, e così è stato: mi è stato consegnato un braccialetto identificativo che mi avrebbe permesso di entrare ed uscire dall’area e il programma di volo, ottima scelta che consiglio a tutti quelli che capiteranno in un airshow statunitense. Ormai il sole è alto e anche se è fine Marzo, vi assicuro che in Arizona è necessario prendere le precauzioni che in Italia si prenderebbero in pieno Agosto. Inizia la manifestazione, penso che le foto possano parlare più di qualsiasi ulteriore commento.