di Riccardo Braccini In questo particolare momento storico in cui l’Europa vacilla e si parla sempre più insistentemente di divisioni, un evento è riuscito invece ad unire tredici nazioni europee: L’agenzia europea della difesa, European Defense Agency, EDA) ha programmato, nel quadro dell’helicopter training program (HEP), di organizzare almeno un evento esercitativo all’anno, al fine di promuovere l’integrazione operativa e procedurale tra le nazioni europee aderenti al programma. L’Italia si è impegnata ad ospitare l’esercitazione “Italian Blade 2015” (IB15) presso l’aeroporto militare di Viterbo “Tommaso Fabbri” sede, tra gli altri, del 1° Reggimento “Antares” dell’Esercito Italiano. L’esercitazione, svolta dal 22 Giugno al 3 Luglio, ha visto coinvolti 40 elicotteri e quasi 1000 militari, tutti ospiti della base viterbese dove sono stati approntati alloggi da campo per tutto il personale. Sull’aeroporto sono stati basati 4 AB-212 austriaci, 4 A-109 belgi, 3 Mi-24V cechi, 4 UH-1D 4 NH-90 e 1 CH-53 tedeschi, 1 Mi-17 ungherese, 1 Cougar sloveno mentre l’Italia ha partecipato schierando 4 A-129, 2 CH-47, 4 NH-90, 2 AB-205 e 1 EH-101 della Marina Militare. L’hangar principale è stato organizzato per ospitare le componenti operative di ogni paese partecipante e la sala di comando e controllo da dove sono state monitorate e gestite tutte le missioni.
Lo scenario in cui si è svolta l’esercitazione è la risposta internazionale ad una crisi di un paese in cui c’è una forte attività di gruppi di insorti armati. Le missioni che sono state svolte in maniera combinata tra i vari paesi partecipanti sono state Casualty Evacuation (CASEVAC), Combat Search and Rescue (CSAR), Close Air Support (CAS), Convoy/helicopter escorts, Medical Evacuation (MEDEVAC), Air Assault (AA). Tirando le somme, Italian Blade 2015 è stata una ottima occasione per testare le capacità organizzative dell’Esercito Italiano che ne è uscito sicuramente a testa alta e con una ottima considerazione dei colleghi europei. In volo con l’Hind Nell’ambito dell’esercitazione JP4 ha avuto l’autorizzazione a seguire da vicino una missione con il contingente della Czech Air Force su Mi-24V Hind provenienti dal 221 vrtl basato a Namest. Il Mi-24 Hind è un elicottero d’attacco di origine sovietica derivante dal Mi-8 ma con una cellula più compatta che al massimo può trasportare 8 uomini. L’equipaggio per una missione di attacco è comunque ridotta a pilota, navigatore ed ingegnere di bordo. La missione HIND 01, composta da 3 Mi-24v, è decollata per una sortita di 2 ore di volo durante le quali, dopo un breve volo in formazione per arrivare in zona di operazioni, i velivoli si sono divisi in 2 sezioni distinte.
La prima, HIND01 Alpha e Bravo, rimanendo in formazione hanno svolto addestramento di navigazione e combattimento mentre la sezione HIND01 Charlie, dove eravamo a bordo, ha svolto una missione di ambientamento in una zona a nord del lago di Bolsena durante la quale abbiamo alternato volo tattico a bassissima quota a manovre di addestramento di valutazione del terreno e sequenze di decollo ed attarraggio con cambio degli equipaggi. Abituati agli elicotteri occidentali, l’Hind non può che dare l’idea di un elicottero molto spartano ma anche molto performante e il contrasto tra vecchia concezione sovietica e nuove esigenze tecnologiche contrastano tra loro guardando i piloti utilizzare tablet per la navigazione tattica ma con un vecchio ventilatore nel cockpit per resistere alle alte temperature dell’angusto abitacolo.
Un ringraziamento al team PA dell’Esercito Italiano ed in particolare al Col. Massimo Meola per l’ottima organizzazione delle visite dei media.
Articolo: JP4 09-15 00 IB15